di PIERFRANCO BRUNI
Sono stato sempre libero. Ho avuto la forza di non firmare mai compromessi, ho avuto il coraggio di non stancarmi mai della coerenza, ho navigato contro i venti dei vincitori anche quando il vincitore ero io.
Non mi spaventa la verità nonostante credo che sia più importante la certezza. Cerco la bellezza che spesso ho incontrato.
Ho amato sino a non disperarmi mai. Ho giocato a guardie e ladri fino al punto di diventare un ladro di profumi. Non porto mai rancore e non conosco l’invidia.
Sono stato sempre libero e non ho mai taciuto il mio pensiero. Sono ancora un ribelle come quando avevo l’età per essere un rivoluzionario. La teologia è penosa. La filosofia è tragedia. La poesia è follia. L’arte è Caravaggio con il sorriso di Leonardo.
Sono un collezionista di seduzioni per non morire di età. Scrivo per ripetermi, senza mai cercare la compiutezza. Non mi interessano i limiti. Credo che la perfezione è illusione e proprio per questo non mi interessa. Scelgo la solitudine alle cene.
Sono stato sempre libero. Ho scritto diversi libri. Ne ricordo solo cinque più due. La memoria è un pilastro ma la nostalgia è un inganno. I ricordi sono frustrazioni.
La storia è impastata con bugie. Il silenzio è una fede e bisogna essere dei devoti. Il sortilegio della speranza mi fa sempre compagnia anche quando resto sul davanzale delle parole.
Sono stato sempre libero e nulla più mi turba. Porto gli occhiali scuri per trafiggere la luce con il buio.
Non conosco la noia e gli oblii sono retorica. Non esistono gli addii. Prima o dopo ci si ritrova: in un castello o sotto un ponte.
La mortalità è fittizia fino a quando resiste la memoria. Non credo al perdono perché non credo al peccato. Il peccato è una reliquia per chi vive temendo le punizioni.
Mi affascinano gli dei e il mito è una profezia dei profeti. Fumo per osservare le ombre che danzano come nuvole.
Sono stato sempre libero!