GIARDININAXOS MESSINA
La Sicilia tra minoranze linguistiche ed eredità etniche è stata al centro dell’incontro organizzato da Naxoslegge e dal parco archeologico di Naxos-Taormina.
Pierfranco Bruni, responsabile Progetto Etnie del Mibac e scrittore in trincea per una letteratura delle innovazioni tradizionaliste, incalzato dalle domande di Fulvia Toscano, direttore artistico del Festival Naxoslegge, e degli studenti del Liceo Caminiti di Giardini Naxos ha parlato dell’importanza della difesa e della tutela del patrimonio linguistico e in particolare delle lingue minoritarie.
“Parlare di minoranze linguistiche – ha spiegato Bruni – significa recuperare la memoria delle comunità e l’identità di un territorio. Conservare le parole, la sintassi o la morfologia di una lingua equivale a tutelare la storia di un popolo e di un territorio che ha creato delle connessioni e delle contaminazioni con i popoli e i territori limitrofi”.
“E in Sicilia non possiamo non fare, ha concluso Bruni, riferimento alla minoranza italo-albanese e alla storia del popolo arbereshe quando parliamo di eredità ed influenze culturali. Non solo greche, arabe o normanne, in Sicilia le contaminazioni sono arrivate anche dai Balcani”.