Ciao Adriana, per me è un grande piacere intervistarti. Tu sei laureata in Giurisprudenza e sei mamma di tre figlie, ma coltivi un grande amore che è quello per la scrittura. Come riesci a conciliare questa passione con i tuoi innumerevoli impegni?
Credo che quando hai una passione così forte come la mia per la scrittura il tempo riesci sempre a trovarlo o comunque fai di tutto per ritagliarti lo spazio necessario. Certo, non è facile con tre figlie, e per questo non ti nego che scrivo anche e soprattutto di notte quando il silenzio rende tutto più semplice e riesco a trovare la giusta concentrazione…almeno fin quando i miei occhi restano aperti.
Nel 2017 esordisci nel panorama editoriale con un bellissimo libro dal titolo “Meraviglioso”. Un libro che parla di amore, di famiglia ma anche di problematiche del quotidiano. Quanto di autobiografico c’è in questo romanzo?
Sì, il mio libro “Meraviglioso” parla di Famiglia e dei tanti sacrifici che una madre fa per sostenerla. Io so perfettamente quanto sia duro crescere dei figli e quindi di sicuro c’è molto di autobiografico. So ad esempio cosa significhi perdere il sonno per giorni e giorni e cosa significhi sentirsi in alcuni momenti completamente annullata per amore dei propri figli.
Di recente hai pubblicato “Sigari cubani”, un libro che sviluppa temi di grande interesse che contemplano la sfera morale. La protagonista, Asia, è una ragazza che conduce un’esistenza equilibrata e ripetitiva. La quotidianità le infonde sicurezza e asseconda il suo desiderio di conformismo. A un certo punto, però, il suo mondo “perfetto” inizia a stargli stretto e a trasformarsi in una gabbia dalla quale desidera evadere. Cosa genera in lei questo desiderio di trasgressione?
Sì, la protagonista del mio libro “Sigari Cubani, Asia, è una ragazza che vive nel suo mondo perfetto e impeccabile, la classica “brava ragazza” non amante degli imprevisti e dei cambiamenti. Tutto questo le genera, però, forti attacchi d’ansia e sente ad un tratto il bisogno di uscire dalla “gabbia “che si è costruita con le sue stesse mani. Vuole finalmente vedere cosa c’è al di là della perfezione e del logico. Sente insomma un forte bisogno di” sbagliare” e di fare qualcosa di non logico e razionale.
Inizia, quindi, ad indossare la maschera dell’inganno. Ma se da un lato questa sua nuova condizione esistenziale la appaga, dall’altro la fa entrare in costante conflitto con se stessa, con l’altra metà che non accetta il “cambiamento”. Quali sono gli aspetti psicologici che hai scelto di privilegiare in questo dissidio interiore?
Dopo aver indossato la maschera dell’inganno entrando in un luogo senza valori quale “Poseidon”, dove tutti indossano la stessa maschera tradendo la propria moglie o il proprio marito, Asia capisce più che mai quali sono i veri valori della vita. Dopo un periodo in cui è assalita dai sensi di colpa per aver anche lei partecipato a quel gioco, ritrova i suoi valori più forti di prima e da quel momento cerca di trasferirli ad un uomo che invece continua a perseverare nei propri sbagli senza ravvedersi.
L’incontro con un uomo affascinante, che fuma i sigari cubani, la porterà a sovvertire il suo sistema di valori. Tutto ciò in cui aveva creduto fino a quel momento sembra ora privo di significato. A primeggiare nella griglia morale non sono più l’onestà e la coerenza, bensì la menzogna e il desiderio di appagare il proprio atavico istinto. A cosa ti sei ispirata per riuscire a rappresentare in maniera così convincente questa complessa condizione d’animo della protagonista?
Asia cerca di trasferire il valore della fedeltà e della sincerità ad un uomo, il Signor Paride, che invece tradisce ripetutamente la propria moglie senza alcuno scrupolo. Il Sigaro è l’elemento che accomuna tutti gli uomini che ha visto essere infedeli in Poseidon e nota che anche il Signor Paride fuma il Sigaro. Il mio libro nasce da tante testimonianze che ho ascoltato di donne tradite per anni dai loro mariti e – dalle mie ricerche sul campo – ho notato che l’elemento che accomuna molti di questi uomini è il fatto di fumare il Sigaro. L’uomo che tradisce è un egocentrico e un narcisista e il Sigaro gli dà sicurezza e spavalderia.
Qual è il messaggio che intendi veicolare con questo romanzo e in generale con i tuoi scritti?
Il mio messaggio è: errare è umano, spesso se ne sente addirittura il bisogno come capita alla mia protagonista Asia, ma quello che conta è imparare dai propri errori e ritornare sulla retta via per ritrovare i veri valori che danno senso e significato alla nostra esistenza.
Ti ringraziamo di cuore, Adriana, per averci ricordato quali sono i valori che realmente contano nella vita. L’importante è non tradire mai se stessi e accettarsi nella propria complessità. Ti auguriamo di proseguire a trarre grandi soddisfazioni dalla scrittura, una vera vocazione che illumina la nostra esistenza.
Adriana Fabozzi sarà presto ospite di Stefania Romito a “OPHELIA’S FRIENDS ON AIR”.