di STEFANIA ROMITO
Professor Bruni, domani a Cefalù, presso il teatro S. Cicero, lei terrà una interessante “Lectio magistralis” dedicata a Luigi Pirandello nel corso della quale verranno analizzati i vari legami con le ideologie politiche e con il pensiero filosofico. A suo parere, come fu interpretato il pensiero pirandelliano dal marxismo?
Il marxismo capì benissimo la filosofia della letteratura di Pirandello tanto che cercò di attraversarne le forme. Non vi riuscì. Gramsci fu un attento lettore di Pirandello e cercò di separare il pensiero dal teatro. Ma Pirandello resta inscindibile.
Pirandello distingue tra “maschera” e “specchio”. Due concezioni metaforiche apparentemente antitetiche, ma che convergono nel pensiero pensante. È corretto affermare questo?
Pirandello, contraddittorio e coerente, usò lo specchio per non farsi imprigionare dalla maschera. Il pensiero è lo specchio. Lesse con attenzione gli scritti di Gramsci. Gramsci non era un relativista. Il teatro è pensiero. Gramsci nei suoi scritti sul teatro aveva capito il pensiero pensante pirandelliano. Aveva posto l’umorismo dentro la letteratura popolare per sviare il tragico. Ma il teatro è sempre pensiero.
Pirandello distingue tra pensiero filosofico e pensiero ideologico. Il concetto di “personaggio” come si colloca in questi due ambiti?
L’ideologia è una maschera. Consapevole di ciò, Pirandello seppe separare Gramsci e Gentile, e pur partendo da un dato filosofico, fece in modo di dare un senso alla centralità dell’uomo e si inventò il “personaggio” scavando nella metafisica del personaggio e trasformando il “diventare” con l’”essere”. Infatti per Pirandello si è!
Per Pirandello “personaggio si nasce”. Personaggio si nasce è anche il titolo del suo ultimo libro dedicato a Luigi Pirandello (edito da Ferrari Editore). Un libro che contempla, attraverso un originale punto di vista pirandelliano, la letteratura del Novecento osservata nei suoi aspetti metafisici e antropologici e nei suoi legami con il pensiero ideologico, politico e filosofico. Il teatro è maschera, ma è anche specchio del pensiero che vive nel personaggio.
La serata, accompagnata da un reading di Enzo Giannone e Giusy de Pasquale, si concluderà con la pièce teatrale “Luomo dal fiore in bocca” interpretata da Saro Curcio e Pietro Carollo che ne ha curato anche la regia. Precederà l’evento pomeridiano un incontro, alle ore 10.00, con gli studenti delle scuole del territorio, dove saranno proiettati due video, realizzati per Bruni, da Stefania Romito e Anna Montella.