di Stefania Romito
Pierfranco Bruni viaggia tra le ambientazioni del “Gattopardo”con Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Questa sera alle ore 18, presso il Chiostro di San Francesco a Castelbuono (PA), lo scrittore, poeta e saggista Pierfranco Bruni (responsabile del Progetto Nazionale delle Etnie, letterature e minoranze linguistiche del MIBACT) celebrerà i 60 anni dalla morte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa tenendo una interessante Lectio Magistralis dedicata all’indimenticato scrittore siciliano.
Un incontro – dibattito che si aprirà con una vivace provocazione. Tra le tematiche che verranno trattate: l’aspetto oscuro del Risorgimento e l’ambiguità dei cattolici. «Risorgimento? Ha distrutto tutte le eredità della civiltà italiana e non è riuscito neppure a creare un modello condiviso di Nazione. I cattolici? I soliti voltagabbana ambigui e inaffidabili iniziano con un alleato e finiscono con altre alleanze come nel Risorgimento e nel Fascismo e così nella Resistenza. Ma sia Togliatti che i cattolici non hanno costruito o pensato ad una Civiltà. I Savoia? Imperdonabili in ogni epoca. Togliatti? Una grande intelligenza! Avrebbe reso “Il Gattopardo” un’opera nazionale, “contraddicendo” Vittorini, insieme alla “Divina Commedia” e a “I Promessi Sposi”. La Tradizione si è sempre rinnovata con una filosofia del pensiero forte. ».
Pierfranco Bruni propone una lettura del “Gattopardo” come libro di testo nei Licei per il suo alto valore metaforico e formativo. Veicolo privilegiato di tradizione e storia autentica, quella storia fatta e vissuta dai personaggi e non tramandata dai manuali scolastici perché, come ha sostenuto, oggi la scuola è completamente incapace di confrontarsi con la letteratura se non attraverso schemi sclerotizzanti e privi di una reale capacità critica.
Un appuntamento di alto valore storico, sociale e letterario con Pierfranco Bruni tra le eleganti atmosfere del “Gattopardo” ricordando un grande scrittore mai dimenticato.