di Carlo Zannetti
Io sono un artista. Ho percepito senza sapere. Ho accarezzato bellezze che per molti erano invisibili. Ho rincorso l’impossibile. Ho provato a decifrare la poesia dell’amore. Ho inseguito misteriose suggestioni. Ho cercato di sentire il battito del mio cuore nel frastuono della vita moderna. Ho volato in un cielo pieno di stelle. Ho provato, per quanto sia possibile, a spingere i miei ragionamenti oltre la cortina della logica. Io sono stato costretto ad essere un artista.
Nella musica, per esempio, suonare può significare solo avere una buona padronanza nell’uso di uno strumento musicale? Cantare vuol dire solo utilizzare la propria voce nel migliore dei modi? Interpretare é come fingere di piangere o di emozionarsi solo per impressionare il pubblico?
Non credo. Ci vuole ben altro! Si tratta di ingredienti immancabili come talento, carisma, cultura, intelligenza, amore per i dettagli, studio, tutti conditi da una volontà di ferro. Ma la vera domanda é: “Oltre a queste componenti fondamentali esiste un qualcosa che si trova al di sopra dell’umana capacità di volere e di potere?”
E’ forse vero che noi siamo, senza esserne del tutto consapevoli, circondati da un insieme di circostanze in grado di influenzare ogni secondo della nostra vita?
Sono argomenti complessi ed interrogativi da approfondire. Sono domande che bisognerebbe sottoporre all’attenzione di una persona che potrebbe avere le risposte giuste.
Lei si chiama Catherine Bush ed é nota in tutto il mondo con il nome di Kate Bush, famosissima cantautrice inglese nata nel 1958 in un quartiere a sud – est di Londra.
Kate iniziò a suonare il pianoforte a cinque anni e fin da subito manifestò straordinarie doti di “chansonnier” scrivendo meravigliose canzoni e sfoderando una voce che raggiungeva note alte mozzafiato e che creava così magiche atmosfere, quasi surreali. Nell’arco di pochi anni divenne una poli-strumentista eccelsa ed arrivò persino ad utilizzare con grande maestria la nobile arte della mimica.
Kate Bush comprese fin da ragazzina che il progresso di un artista deriva da una lunga serie di continui sacrifici.
In questo modo nacque una Regina, colei che a soli diciotto anni riuscì a scrivere una melodia celestiale ispirata all’affascinante trama di “Cime Tempestuose” ovvero “Wuthering Heights “. D’altra parte era proprio destino. C’erano troppe strane coincidenze in quel romanzo. Il libro fu pubblicato nella metà dell’ottocento, é ambientato nello Yorkshire in Inghilterra, e narra la storia di Heathcliff e del suo tormentato amore per Catherine; Catherine come lei. Fu una donna di nome Emily a scriverlo; Emily nata il 30 luglio, come lei.
Ma il destino spesso segue una linea temporale strana che per anni può costringerti ad una stancante quotidianità nella quale si susseguono solo noiose e quasi ossessive azioni. E’ una sorta di parabola che però un bel giorno si può interrompere così bruscamente da stravolgere completamente la tua vita. Così successe! Il caso volle che in un giorno preciso, in un attimo esatto, in un luogo particolare, passasse una persona. Era il corridoio di una casa discografica, l’uomo era David Gilmour dei Pink Floyd. Il gigante rimase catturato da quella voce di bambina che scorreva nella sua assoluta unicità in uno dei tanti nastri che pervenivano quotidianamente all’attenzione della produzione musicale.
Ma nella vita di Kate Bush c’é un’altra singolarità non facile da comprendere. E’ quella che si potrebbe definire come la capacità di raggiungere con il pensiero il passato, la grandezza di riuscire ad immedesimarsi così tanto in qualcuno che ci attrae, per poi riuscire quasi a vedere il mondo attraverso i suoi occhi. E’un mondo soprannaturale. E’ come cercare di acchiappare un pezzettino dell’anima di qualcuno che prima di te ha lasciato un segno profondo nell’arte.
Lei osservava la luna e pensava intensamente a Billie Holiday per cercare di avvicinarsi con delicatezza all’anima della celeberrima cantante statunitense. Così, come lei, portava un fiore dietro all’orecchio.
Kate non é stata solo “Wuthering Heights “! Ascoltate, se volete, il suo brano “Moving” pubblicato nel 1978 ma probabilmente scritto molti anni prima. Nella produzione di ogni artista c’é almeno una canzone più vicina al suo cuore rispetto alle altre, ovvero il brano dal quale si possono intuire le sfaccettature più importanti di certe personalità anche così complesse. “Moving” inizia con un canto di balene, il testo parla di movimento e di acqua. La cantautrice inglese ricorda Lindsay Kemp, il suo insegnante di mimo. La frase “Tu mi dai la vita” viene ripetuta più volte. Qual’é il sentimento più importante per Kate Bush? Ascoltando il cuore pulsante di questo capolavoro direi che é sicuramente la gratitudine.
Un’altra grande stella del firmamento musicale che non ha amato più di tanto raccontarsi, rilasciare interviste e che ha tenuto la sua vita privata lontana dai riflettori. Una donna da primati! La prima donna a raggiungere il primo posto nella classifica inglese nel 1980 e la prima donna, nel 2014, ad avere avuto ben otto album insieme nella classifica internazionale.
Il grande ritorno sempre nel 2014, quando dopo ben 35 anni ritornò a cantare dal vivo.
Concludo raccontandovi altre due particolarità di questa grandissima artista per mio conto molto significative: Kate Bush é vegetariana e crede nella reincarnazione.
Se volete vedere quello sguardo infinito che riflette l’anima di una bambina costretta ad affrontare il mondo dei grandi solo per diventare l’immensa Kate Bush, guardate la sua foto.
Se volete sentire la vera voce delle Fate ascoltate la sue meravigliose canzoni.
http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/03/19/33293-kate-bush-voce-fata