Le grandi emozioni hanno dominato anche il terzo appuntamento dedicato a Salvatore Quasimodo tenutosi presso la libreria MONDADORI a Cosenza, organizzato dalla scrittrice e conduttrice Stefania Romito (OPHELIA’S FRIENDS CULTURAL PROJECTS) e dallo scrittore, poeta e saggista Pierfranco Bruni (direttore MIBAC) in collaborazione con l’ASSOCIAZIONE NUOVO RINASCIMENTO, fondata da Davide Foschi e il CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI”. Un importante evento letterario che ha visto la partecipazione di Alessandro Quasimodo (figlio del grande scrittore siciliano), in collegamento da Milano, il quale ha calamitizzato l’attenzione del folto pubblico presente con il racconto di episodi inediti sulla vita del padre, concentrandosi sul rapporto con gli altri intellettuali del suo tempo (tra cui Montale ed Elio Vittorini) e sul legame esclusivo con la moglie Maria Cumani, straordinaria danzatrice, attrice teatrale e poetessa. La lettura delle liriche di Salvatore Quasimodo, in special modo la meravigliosa Lettera alla madre (meglio nota come Mater dulcissima) e la suggestiva poesia di Maria Cumani intitolata Nenia, hanno concluso un appuntamento culturale di grande interesse che rimarrà scolpito per sempre nel cuore dei presenti.
Nel corso dell’incontro Stefania Romito ha presentato la Cartella poetico letteraria dal titolo SALVATORE QUASIMODO – DALLA MAGNA GRECIA AI NAVIGLI, della quale ha curato la veste grafica, nata da un’idea di Pierfranco Bruni, autore dei meravigliosi versi poetici dai quale emergono con grande intensità le peculiari tematiche della poetica di Quasimodo, quali il tema della solitudine, del disagio esistenziale, dell’errante nel mondo che si vanno ad intrecciare con il tema della memoria e della nostalgia. Un viaggio nella condizione umana e poetica di Salvatore Quasimodo in cui le memorie hanno il sapore del mito. È infatti nella sicilianità e nella dimensione della grecità che Quasimodo ritrova i valori fondanti dell’esistenza e la condizione di innocenza del Beato Eden. La grecità assume una duplice valenza simbolica in Quasimodo: da un lato rappresenta uno strumento di perfezionamento del linguaggio lirico e dall’altro il ritrovamento di quei valori esistenziali quasi totalmente assenti nella sua contemporaneità. Soltanto nel ricordo della terra natia, che si intreccia inevitabilmente al mito, Quasimodo ritrova una condizione di armonia e serenità. Nella Cartella emerge, altresì, l’importanza che ebbe la città di Milano nella sua formazione non soltanto intellettuale ma anche esistenziale. Tematiche che sono state riprese e ampliate da Pierfranco Bruni nel suo illuminante intervento che ha focalizzato l’attenzione su alcuni aspetti inediti della personalità poetica di Quasimodo e, in special modo, sul suo rilevante lavoro di traduzione dei lirici greci e del Vangelo di Giovanni dal quale sono emersi particolari di grande originalità che rischiano di mettere in discussione il dato teologico. Tutti aspetti che Pierfranco Bruni tratta magistralmente nel suo libro di prossima pubblicazione dal titolo QUASIMODO E IL MITO.
All’evento hanno preso parte anche Pino Sassano (Mondadori Cosenza), Angela Zito e Giuseppina Falcone dell’Associazione Culturale ELETTRA. I due precedenti appuntamenti quasimodiani si sono svolti con grande successo il 3 Luglio e il 17 Settembre presso lo storico GIAMAICA BAR di Brera a Milano.
Il progetto “SALVATORE QUASIMODO – TRA LA MAGNA GRECIA E I NAVIGLI” di Pierfranco Bruni e Stefania Romito è patrocinato dal MIBAC, dall’ASSOCIAZIONE VERSO UN NUOVO RINASCIMENTO, dal CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI”, dall’ISTITUTO DI CULTURA LETTERARIA ETNOANTROPOLOGICO “VIRGILIO E MARIA BRUNI – CARACCIOLO”, da OPHELIA’S FRIENDS CULTURAL PROJECTS, dalla CASA NATALE QUASIMODO di Modica e dal PARCO LETTERARIO SALVATORE QUASIMODO di Roccalumera.
Per approfondimenti si rimanda ai seguenti articoli