Oggi, carissimi amici del gruppo, sono particolarmente fiera di presentarvi una scrittrice che possiede la straordinaria capacità di stimolare, con i suoi scritti, la parte passionale che c’è in noi. Questa meravigliosa autrice è Katy Policante 🙂
Ciao Katy, sono felicissima di aver fatto la tua conoscenza. Sei una scrittrice che trovo davvero molto interessante. Tu scrivi fin dall’adolescenza, questa passione è quindi sempre stata presente in te, ma è soltanto da cinque anni che hai iniziato ad avere buoni riscontri di pubblico pubblicando su Efp, un noto sito letterario. Ci vuoi parlare di questa tua esperienza?
Efp è stato il mio primo, vero banco di prova, la prima occasione di confronto con un pubblico. L’entusiasmo traboccante che serpeggiava per le fan fiction inerenti i vari fandom relativi a libri o serie televisive, mi ha spinto a mettermi in gioco. È stato per me un successo clamoroso, con numeri molto alti che mai avrei pensato di raggiungere. Ho partecipato a vari contest e scritto anche storie originali, romance o fantasy romance. Efp è stato un vero trampolino, un modo per far conoscere il mio stile e acquisire un po’ di sicurezza. Per farti capire cosa intendo, sono tornata dopo anni e ho trovato una recensione lasciata da poche settimane a una mia storia, una delle tante che ancora si può leggere su quella piattaforma: “Non trovo le parole per descrivere come mi sono sentita leggendo la tua fan fiction! Una delle migliori che abbia mai letto! Storia intrigante, appassionante e ben scritta. Non vedo l’ora di leggere altre tue storie!” Elena76
Non puoi credere quanto mi faccia piacere questa cosa!
Ami molto anche scrivere poesie dal carattere ermetico, introspettivo. Mi hai confessato, però, di non volere dare a questi componimenti visibilità. Posso chiederti il motivo?
Le mie poesie nascono di solito nelle notti di vento estive. Non ho l’aria condizionata e vivo al “feudo”, una grande casa sopra una collinetta con vista sulla valle. D’estate dormo con le finestre aperte e rumori e suoni mi cullano, scandendo anche i miei pensieri quando non riesco a dormire e penso ad alcuni episodi della mia vita. È allora che provo l’impulso di scrivere le mie poesie, brevi e dal significato ermetico, come hai detto tu, perché ho paura di svelarmi del tutto, di aprirmi e magari riscoprirmi con molte più debolezze che punti di forza. Per questo non do loro visibilità e non so nemmeno se meritino dal punto di vista metrico o strutturale. Per me non ha importanza: sono un fatto più intimo che pubblico.
In ambito narrativo, prediligi il genere romance in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, per usare una tua espressione. Ti va di spiegarci il perché di questa predilezione?
E’ un genere che sento più di altri nelle mie corde. Amo raccontare storie diverse, piene di dolcezza, romanticismo e passione. Vivo la scrittura come fossi immersa in un altro mondo, il mio, quello che io sto inventando e descrivendo. Perciò, in un mondo così, l’happy ending è d’obbligo. Ci pensa già la vita a donarci amare sorprese e delusioni cocenti. Con i miei romanzi vorrei trasmettere emozioni cariche di vita e positività e donare almeno l’illusione che tutto si possa superare se si ha vicino la persona giusta. L’amore è un sentimento così sfaccettato e complicato che, per quanto nei romanzi lo si declini in strutture ripetitive, riesce a inventare prospettive nuove con cui guardare la realtà. La forza e la possibilità insita nella passione (positiva) umana sono i motori dell’umanità, da sempre. Vorrei però sperimentare altri sottogeneri: il romance storico, per esempio, o ripetere l’esperienza del fantasy romance.
Hai esordito nel panorama editoriale, utilizzando lo pseudonimo Catherine BC, con un romance a tinte hot dal titolo“Il sapore del proibito” che fa parte di una trilogia intitolata “Forbidden Trilogy”. Di questa appassionante trilogia hai già pubblicato anche il secondo volume “Ricatto proibito”. Il filo denominatore di questi tuoi racconti sembra essere l’amore proibito, un rapporto d’amore che tende a infrangere gli schemi tradizionali contrapponendosi alla morale comune. Ti posso chiedere il motivo che ti ha indotta a rappresentare questa particolare forma di amore osteggiato e non convenzionale?
Ho sempre cercato di dare tocchi di originalità a ogni mia storia, correggendo il tiro di volta in volta, magari in base anche agli apprezzamenti e, perché no, alle critiche costruttive. “Il sapore del proibito” nasce da un sogno hot, ricco di sensazioni e colori piuttosto che da immagini nitide e non parla appunto di una storia d’amore dai contorni classici. Lui è un ragazzo e lei una splendida giovane donna di qualche anno più grande. L’ambientazione di provincia, i contesti chiusi, le azioni ripetitive creano la cornice che quest’amore sfacciato infrangerà, in barba alle malelingue e a quel senso di convenzionalità stabilito da un punto di vista qualunquista che spesso condiziona le persone. Nel secondo il cattivo apparso nel primo romanzo ritorna e ribalta ogni prospettiva, cambia le carte in tavola, rompe ancora una volta gli equilibri della assonnata cittadina di provincia. Nel terzo ci sarà un elemento di difformità ancora più forte, che ora non posso svelare. Amo il coraggio di chi prende la propria vita in mano e la plasma, la crea, non la subisce. Mi piace chi non si adegua a norme sociali e convenzionali che sente non sue, chi rimane sempre se stesso, pur nel cambiamento. Ogni cosa viva si evolve e cambia e l’amore è vita.
Tutti questi lavori li hai pubblicati in selfpublishing, a differenza del tuo ultimo romanzo “La più dolce tentazione” che è stato, invece, pubblicato da Rizzoli all’interno della collana “Youfeel”. Ti va di raccontarci com’è avvenuto questo decisivo passaggio?
Tutto è successo nel modo più lineare che ci sia. Ho visto su facebook che Youfeel cercava romanzi di una determinata lunghezza e ho preso un lavoro che avevo nel cassetto da qualche tempo. L’ho rivisto, rivoluzionato in alcune sue parti, trasformato e mandato come diceva la procedura sul loro sito. Dopo mesi ho saputo che me l’avevano preso e per me è stata una grandissima emozione. Ho trovato gente molto disponibile e competente, una squadra ben affiatata. A rigor del vero, però, avevo già pubblicato un racconto, Samhain, la soglia, con un’altra CE digitale, la Delos. Ho amato molto quella novella, ma non è mai decollata. Peccato!
“La più dolce tentazione” è un romance dal carattere spiccatamente erotico. Già nel titolo è possibile intravederne l’essenza. Nel romanzo vengono contemplate due diverse tentazioni, quella per il cioccolato (cibo per antonomasia afrodisiaco) e quella nei confronti dell’appagamento sessuale. Due desideri che si fondono perfettamente in un unico irrefrenabile impulso. Ce ne vuoi parlare?
L’ispirazione per questo romanzo è arrivata inattesa quando la scoperta di una nuova serie di tavolette di cioccolato si è alternata a quella di una persona particolare. Un connubio casuale che mi ha fatto capire quanto sensuale può essere l’incontro tra cibo e passione. Avevo letto molti romanzi in cui il protagonista era un cuoco o c’erano scene sensuali in cui il cibo amplificava l’attrazione e il desiderio. Io penso che il cioccolato porti tutto questo all’ennesima potenza. È di per sé un ingrediente sensuale, per le sue innumerevoli applicazioni e per come accende i sensi di chi lo gusta. Richiede di essere assaggiato, spinge alla sperimentazione, solletica la curiosità gustativa di ciascuno, come un uomo che seduce con indolente lentezza, avvolgendoti con dolce spirali, come quelle perfette del cioccolato fuso. È il simbolo della tentazione, altro che mela!
L’intera vicenda è narrata in prima persona da un protagonista maschile: Matt Ward, proprietario di una nota cioccolateria a Springfield. Fin dall’inizio il lettore viene proiettato in questo dolcissimo mondo attraverso la descrizione sapiente di raffinati e golosissimi sapori per poi essere letteralmente travolto dalle fantasticherie erotiche del protagonista nei confronti di un’affascinante cliente. Come sei riuscita ad immedesimarti, in maniera così efficace, nella psicologia di un personaggio maschile?
Mi sono sempre piaciuti i punti di vista maschili, forse perché sono cresciuta circondata da uomini e con loro mi son trovata bene. Volevo poi un personaggio il più possibile reale, con un lavoro ordinario, reso originale solo dal suo estro. Alle sue invenzioni si rifà spesso Matt quando parla di Kristal, quando la pensa paragonandola a questo o quel cioccolatino, e soprattutto quando la seduce. È talmente appassionato in ogni cosa che fa che riesce a far venire i brividi. Mi sembrava che avesse molto da dire e che il suo personaggio fosse quello destinato nella storia a vivere una gamma di emozioni molto ampia. Alcune lettrici avrebbero preferito conoscere anche il punto di vista di Kristal, che spesso si chiude in un silenzio ermetico. È stata una mia scelta narrativa. Magari per il prossimo cambierò metodo presentando un doppio pov per rendere al meglio quanto vissuto dai protagonisti.
Nell’intera storia sembra dominare l’attrazione, il desiderio sessuale che trascina i due protagonisti in un vortice di sesso e amore. Un sentimento irrefrenabile che pare travalicare ogni altro vincolo e legame. E’ veramente così, oppure il valore della famiglia riesce in qualche modo a mitigare questa travolgente passione?
Questa è una domanda difficile. Tutta la storia è dominata dalla passione umana più che dalla razionalità, usata spesso a posteriori. Cose così succedono tutti i giorni e molto spesso è più desiderio bruciante che sentimento vero. Io però non ho mai creduto nel sesso fine a se stesso. Lo trovo sterile e ripetitivo, un atto meccanico con lo stesso valore di una seduta in palestra. Nelle mie storie, perciò, c’è spesso, ma unito a del sentimento. Le due cose sono complementari, l’una esalta l’altra, entrambe necessarie nel rapporto tra due persone.
Nel tuo prossimo romanzo prevarranno sempre le tematiche della seduzione e del desiderio sessuale, oppure hai in progetto di concentrarti anche su altri aspetti altrettanto appassionanti e coinvolgenti?
Ho in programma degli altri lavori, naturalmente. Ho già fatto la scaletta di tre nuovi romance: il terzo romanzo della serie Forbidden Trilogy ,che vedrà come protagonista Jett, e altri due romance. La storia d’amore, quindi, sarà sempre al centro della vicenda, ma verranno toccati temi diversi, come per esempio quello della menomazione fisica e delle conseguenze emotive che porta con sé. Attualmente sto lavorando su una storia vera, una storia d’amore con tempi insoliti, fuori dai canoni classici. Il mio sogno, però, rimane scrivere un romance storico particolare, la storia dei miei nonni, che mi è stata raccontata talmente tante volte da diventare una sorta di feuilleton orale con cui nonna mi intratteneva. Ero affascinata da tutto quello che avevano vissuto e sognavo di vivere un amore come quello che era toccato a loro. Sarà un romanzo carico d’affetto e di ricordi, ma ha bisogno di molta ricerca preliminare perciò arriverà più avanti. Ogni nuovo romanzo mi fa comunque sentire le farfalle nello stomaco come l’inizio di una nuova storia d’amore.
Grazie Katy, per averci trasportato in questo tuo affascinante mondo fatto di seduzione ed esaltazione dei sensi. I tuoi romanzi proiettano il lettore in un’atmosfera da sogno in cui a dominare è l’amore assoluto, un mix di passione e desiderio destinato a durare in eterno 🙂
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