di Stefania Romito
Buongiorno amici, oggi ho il grande piacere di presentarvi Claudio Spinosa, uno scrittore davvero molto interessante che ha fatto della poesia giapponese non soltanto uno stile di scrittura, ma anche un vero e proprio stile di vita 🙂
Tu sei un poeta di Sulmona, grande studioso e conoscitore di Haiku giapponese. Da dove nasce l’amore nei confronti di questo particolare genere poetico?
Circa 10 anni fa praticavo yoga e leggevo molti libri di buddismo zen. Così in maniera naturale sono arrivato all’haiku ed è stata una rivelazione, ho realizzato che era il mio linguaggio.
Hai esordito nel panorama editoriale nel 2005 con la prima raccolta di poesie “Il mio dovere esserico” alla quale ne sono seguite altre: “Autonatura”, “UomoAsfalto”, “Il signore cobalto”, “Twitter haiku”, “Samsara” e la tua recente raccolta dal titolo “Il pruno d’argento”. Qual è il comune denominatore dei tuoi componimenti poetici?
Sicuramente la ricerca e l’arricchimento continuo pur mantenendo una linea ermetica ed essenziale.
Il Pruno d’Argento e’ una raccolta di haiku tradizionali e non in cui si pone particolare attenzione al “sabi”, lo stato d’animo che nella filosofia Zen sta ad indicare il sentimento della solitudine, del distacco, della quiete, della contemplazione senza tristezza. Ti va di approfondire questo aspetto?
Il SABI e’ un ‘momento’ haiku che sintetizza appunto la quiete, la pace, il distacco, un distacco consapevole però senza sofferenza o identificazione. Tutto ciò può essere realizzato attraverso un lungo lavoro su se stessi.
L’haiku diventa, quindi, uno strumento spirituale per il raggiungimento del “satori”, lo stato di illuminazione temporanea. Ce ne vuoi parlare?
L’haiku e’ sicuramente un mezzo per raggiungere il famoso satori o stato di realizzazione, ma non è questo l’aspetto importante a mio avviso. L’aspetto importante è che la pratica se vogliamo dell’haiku ci fissa nel momento, nel ‘ qui e ora’ che è di per se’ una connessione o breve satori se vogliamo.
Nell’haiku a differenza della poetica occidentale non c’è un soggetto, un Io che descrive. Nell’haiku gli eventi vengono rappresentati così come accadono in maniera impersonale e oggettiva. Come amo ripetere l’haiku crocifigge gli eventi.
Oltre al sabi, quali sono gli altri stati d’animo dell’haiku che contempli nei tuoi componimenti poetici?
I momenti haiku oltre il SABI sono: Wabi, il rivelarsi nell’haiku di qualcosa di inaspettato che scuote il nostro torpore. Aware, consapevolezza che tutto è caduco ovvero destinato a decadere a perire. Yugen, ovvero il mistero insondabile che pervade l’haiku. Lo yugen non può essere spiegato razionalmente. Poi c’è ne sono altri come il Karumi cioè la leggerezza e molti altri.
Parlaci dei tuoi futuri progetti letterari.
Una nuova raccolta di poesie e di haiku entro il 2017 e fra non molto spero di avviare corsi per l’apprendimento e la scrittura di haiku.
Ti ringraziamo molto, Claudio, per averci introdotti in questo mondo di grande fascino e mistero. Ti auguriamo di proseguire su questa strada, che hai scelto di intraprendere, con sempre più successo e soddisfazioni.
Pagina di Facebook Claudio Spinosa: https://www.facebook.com/haiKuEvolution/
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