di Stefania Romito
Cari amici di Ophelia, anche oggi sto per intervistare una scrittrice del gruppo davvero molto interessante, dotata di grande fascino e mistero: il suo nome è Lorena Corvin 🙂
Ciao Lorena, sono davvero molto felice di poterti intervistare e di presentarti al gruppo “Ophelia’s friends”! Tu sei una scrittrice estremamente affascinante, autrice di una trilogia fantasy dal titolo “Stirpe croce nera” che rievoca la letteratura gotica per le ambientazioni e i personaggi. Ci vuoi raccontare di questa tua predilezione?
Ciao Stefania, prima di tutto grazie per questa grande opportunità di poter far conoscere “Stirpe” a chi come me ha la passione per il fantasy e non solo e complimenti per il gruppo Ophelia’s Friend! Fin da ragazzina il gotico ha vestito la mia anima e il mio pensiero. Lo prediligo perché è sinonimo di eleganza e mistero. E’ un luogo d’immaginazione, di romanticismo di quiete e magia, è passeggiare nella pace di un cimitero, cenare a lume di candela, confondersi con la nebbia, assaporare il chiaro-scuro che palpita nel cuore. Il gotico è uno stile di vita. Io amo l’immagine del non-morto, perché i vampiri sono figure affascinanti, sexy, ottengono ciò che vogliono e hanno un magnifico aspetto. Da questo mio modo di essere ho iniziato a scrivere poesie che in molti leggono e a creare dal nulla la “Stirpe Croce Nera”.
I personaggi che animano i romanzi gotici sono spesso ambigui, misteriosi e preda di passioni violente o tormentati da pene d’amore. Così, infatti, appare il protagonista Gabriel D’Orleans il quale, in una Francia agli albori della Rivoluzione francese, subisce un’importante trasformazione per opera del suo iniziatore Dorian divenendo, così, un “Goth Vampire”. Ce ne vuoi parlare?
Il Duca Gabriel d’Orleans è una creatura del 1700, bello, intelligente, apparentemente viziato, ma legato ai valori e alla famiglia. Quando rimane orfano, invece di continuare a vivere in ricchezza, si lascia prendere dallo sconforto e dalla solitudine, tutto ciò che lo circonda perde di significato e inizia a considerare la morte come unica soluzione. Dorian appare proprio quando Gabriel si ritrova agonizzante e in preda agli spasmi in seguito a un’aggressione. Lui è il prescelto, il fratello di sangue con il quale creerà una nuova dinastia di affabili vampiri gotici.
Essere un “Goth” significa appartenenza, eleganza e mistero. In che cosa si differenzia il tuo personaggio dall’immagine del vampiro incarnato dai modelli classici di Nosferatu e Dracula?
Si differenzia per mille motivi e sfumature. Gabriel non è semplicemente uno spietato succhia sangue, ma una creatura che se pur divenuto un immortale, mantiene quei valori radicati ormai in lui come per l’appunto la famiglia, l’amicizia, il rispetto e l’onestà. Gabriel è introverso a volte insicuro, solitario e un eterno indeciso ma allo stesso tempo è passionale, sentimentale, divertente fantasioso, estremamente erotico, intrigante gentiluomo. Oltretutto non è il solito vampiro forte e telepatico incomparabile e perpetuo ma, un vampiro “medianico” che vede e parla con gli spiriti.
Il tuo è un vampiro romantico che ha, quindi, subito un processo di umanizzazione. Una sorta di principe azzurro moderno capace di provare sentimenti profondi ed immortali come l’amore; non è così?
Esatto, l’amore è l’elemento base che si trova ovunque e in ogni essere che si rispetti. E’ quel fluire di calore di sicurezza, fiducia reciproca, di ambizione e realizzazione. L’amore è un sentimento incondizionato che evolve lo spirito, è un’energia così forte e distinta che nel mio romanzo riesce persino a inondare il cuore arido e spento di Dorian.
Sarà proprio l’amore a indurre Gabriel a scontrarsi con la famiglia King Red capeggiata da Marius, un vampiro dalla pelle olivastra e dagli occhi rossi. Un sentimento così forte dal quale credeva di essere immune. Come vive inizialmente questa rivelazione?
In verità Gabriel non la vive come una rivelazione, bensì è Dorian che suppone di esserne immune. Gabriel si scontra con la famiglia King Red perché la donna di cui se ne innamora tradisce i suoi sentimenti affiancandosi a Marius. Lì inizia ad avere pensieri contrastanti, la sua mente vacilla e cade in una ragnatela d’insoddisfazione e inquietudine.
Il mondo dei vampiri si combinerà a quello spirituale grazie al suo amore per Elisabeth, un personaggio etereo, soprannaturale circondato da un’aura di mistero e poesia. Qual è il ruolo che le attribuisci nel romanzo?
Elizabeth è un personaggio che amo tantissimo ed è realmente esistito. Elizabeth Siddal è nata a Londra nel 1829 una donna bellissima sensibile e poetica. Purtroppo, dopo aver dato alla luce un bambino morto, la depressione la porta al suicidio. L’ho fatta rivivere nel mio romanzo trasformandola in una sorta di angelo protettore, uno spirito guida indispensabile per il cambiamento che dovrà affrontare Gabriel. Lei è una sposa devota, una creatura eterea di grazia e armonia che saprà tenere Gabriel in bilico fra i due mondi fra la luce e l’oscurità.
Pensi di voler sperimentare altri generi letterari nei tuoi prossimi lavori o di proseguire su questo filone?
Ho in testa molte idee, sicuramente continuerò a scrivere perché mi aiuta a evadere dal caos, a liberare i sogni e a viaggiare di fantasia in mondi mai esistiti. Non so se seguirò lo stesso filone, vorrei trasgredire nel proibito mondo del bdsm… magari intrecciandolo ad altro. Vedrò cosa mi riserva il futuro. Ringrazio chi ha riposto fiducia nel mio libro acquistandolo, finora ha ottenuto successo e questo gratifica il mio sacrificio. Grazie a te, Milady Stefania, per l’intervista e auguro a chi mi ha letto dedicandomi il loro tempo, un tetro buon diurno.
Grazie a te, Lorena per averci introdotto in questa magica e oscura atmosfera, tanto tenebrosa quanto affascinante. La tua coinvolgente scrittura è riuscita a ricreare in maniera superlativa le atmosfere cupe e inquietanti del romanzo gotico arricchendole di sublimi passioni. Un libro che consiglio a tutti gli appassionati del genere, ma anche a chi è alla ricerca di forti emozioni!
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