«Pirandello è anche questo» afferma Pierfranco Bruni in un Video di recente realizzazione dedicato interamente a una delle novelle pirandelliane più famose: “La giara”.
Simboli e archetipi abitano l’intera opera pirandelliana ed emergono con evidenza ne “La giara”, una delle novelle pirandelliane più rappresentative, come sottolinea Pierfranco Bruni (scrittore, poeta, saggista, italianista esperto di Pirandello) nel Video dal titolo: MAGIA E ALCHIMIA IN PIRANDELLO: LA GIARA https://www.youtube.com/watch?v=tubO7NB6qL4&feature=youtu.be realizzato da Stefania Romito in collaborazione con il CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI”, nell’ambito del progetto “ETNIE E LETTERATURE” del MIBACT curato da Pierfranco Bruni. Scavando nelle profondità del pensiero pirandelliano, Pierfranco Bruni riporta alla luce aspetti del tutto inediti e da sempre ignorati dalla critica letteraria di stampo tradizionalista.
“La Giara”, novella e commedia teatrale pubblicata nella raccolta “Novelle per un anno” nel 1917 e messa in scena per la prima volta il 9 luglio dello stesso anno al Teatro Nazionale di Roma dalla Compagnia di Angelo Musco, è una delle opere pirandelliane che testimonia maggiormente gli aspetti più rappresentativi e significativi di Luigi Pirandello la cui sicilianità, intrisa di retaggi arabi, islamici, balcanici, rimanda non solo a una dimensione orientale, greca, ma anche a una dimensione sciamanica in cui i simboli rivestono un ruolo sostanziale. Tutto ciò emerge con maestria nel film dei fratelli Taviani “Kaos” (1984) in cui si è voluto privilegiare aspetti quali la visione mitico-simbolica e archetipale. Nel Video è stato dato ampio spazio alla scena del ballo tondo intorno alla giara, una scena dalla quale emerge una alchimia del suono e della danza con un chiaro rimando alla tradizione dei sufi rotanti. Spiritualità, magia e alchimia attraversano una dimensione onirica in cui a dominare è, appunto, la visione sciamanica. Ciò si evince dall’importanza che nella novella, così come nel film, viene data alla figura della luna. Una luna che ispira il colloquiare con il personaggio rinchiuso all’interno giara. “L’aggiustatore magico” che viene ispirato e che a sua volta ispira questo dialogare con la luna. Una luna mito, simbolo, che illumina e domina dall’alto la danza “spirituale” dei contadini che si muovono con movenze circolari intorno alla giara in un atteggiamento di protezione e, al contempo, di celebrazione.
Un Video per invitare a una nuova rilettura non solo di questa novella, ma di tutta l’opera pirandelliana. Un invito ad andare “oltre” l’immagine esclusiva di un Pirandello geniale rappresentante dell’enigmaticità dei personaggi e del concetto di maschera. Pirandello è anche recupero e testimonianza di una cultura mediterranea fortemente intrisa di atmosfere mitico-archetipali, straordinaria miscellanea di civiltà e retaggi culturali di grande fascino e mistero in cui a dominare è la dimensione onirico-simbolica.
«Bisogna recuperare la magia nell’opera di Pirandello», afferma Pierfranco Bruni.
Pirandello è anche questo!