di STEFANIA ROMITO
Ciao Giuseppe, tu sei laureato in Scienze della Comunicazione, lavori da oltre dieci anni presso enti pubblici e strutture private ma nutri anche un grande amore nei confronti della scrittura. Cosa rappresenta per te la scrittura?
Scrivere per me è passione, una passione che nasce da quando ero un bambino, perché è evasione dalla realtà circostante, è voglia di vivere e d’immedesimarmi nelle storie e nelle vite dei miei personaggi cercando d’immaginare le emozioni che loro stessi potrebbero provare, con una sola parola potrei dire è vita.
Nel 2015 esordisci nel panorama editoriale con una raccolta di poesie dal titolo Cuoragionando. Un testo all’insegna della fluidità e dinamicità poiché, come affermi, la realtà è per sua natura intangibile, mai ferma. Spiegaci questo concetto e come si riflette nei tuoi scritti.
All’interno di Cuoragionando io non solo affronto il tema della realtà che ci circonda che è sempre qualcosa di mutevole, mai afferrabile ma direi più in generale affronto il tema della vita in tutti i suoi colori e le sue sfaccettature, le emozioni, i sentimenti e penso che tutti noi nel nostro piccolo non possiamo esimerci dal provare emozioni e non possiamo esimerci dal vivere una realtà che cambia giorno per giorno, poi dipende dalla persona il lasciarsi travolgere da questo flusso emozionale o avere un approccio più razionale ponendo, ad esempio, dei paletti. Il mio obiettivo è quello di immortalare questa mutevolezza all’interno dei miei scritti, come fosse una foto e soprattutto far diventare i miei personaggi strumenti attraverso i quali esprimere tanti stati d’animo o tanti aspetti della realtà.
Di recente hai dato alle stampe un bellissimo romanzo thriller dal titolo Il Mistero di Saint Michel. Una storia avvincente e appassionante in cui a dominare è il mistero e la suspense. Come mai hai deciso di ambientare questa storia nel Nord Europa?
Innanzitutto l’idea di questo libro nasce dall’aver vissuto un’esperienza nel Nord Europa, mi sono trasferito in una città straniera per qualche mese e quando sono ritornato a casa ero talmente ricco degli episodi che erano accaduti, delle persone che avevo incontrato e di quello che avevo provato che ho cercato di canalizzare tutto ciò e di tradurlo in scrittura. È chiaro che la maggior parte delle storie raccontate nel romanzo sono frutto della mia immaginazione ma alcune di esse sono tratte dalla realtà. Ho scelto di ambientare il romanzo nel Nord Europa perché a mio avviso le città che possiamo trovarvi presentano un’architettura e una toponomastica varia dove si mescolano palazzi moderni con costruzioni d’epoca e quindi è un setting e uno scenario perfetto dove far muovere i miei personaggi, questa tipologia di città si prestano moltissimo ed offrono molti spunti per un romanzo giallo.
In questo romanzo non manca nulla. Vi sono personaggi apparentemente tranquilli che in seguito manifestano una grande enigmaticità. Vi sono sette segrete ed episodi molto inquietanti. Da cosa hai tratto spunto per imbastire questa trama?
Al 70% il romanzo è frutto della mia immaginazione, della mia fantasia, mi preoccuperei un po’ se avessi vissuto anche uno solo degli episodi che racconto nel romanzo, poi c’è un buon 30% di fatti o di personaggi che ho realmente incontrato nella mia vita e che ho inserito chiaramente con nomi ed aspetti caratteriali inventati. Detto ciò, probabilmente l’essere un appassionato di romanzi gialli e i libri del genere che ho letto, nella mia vita, hanno quasi sicuramente lasciato un segno.
Danny, il protagonista, è un giovane ragazzo che si trova coinvolto, suo malgrado, in una serie di fatti misteriosi legati a uno strano simbolo. Un simbolo che arriva ad ossessionare la vita del protagonista. Senza rivelare troppo della trama, vuoi raccontarci cosa rappresenta questo simbolo e perché hai scelto di attribuirgli una notevole importanza nell’intreccio?
Il simbolo è composto da una “M” con un serpente che l’attraversa, senza entrare troppo nei dettagli, è la raffigurazione del bene rappresentato dalla “M” che viene insidiato dal male rappresentato dal serpente, quindi più in generale sono le forze del Bene che combattono contro quelle del Male.
Che ruolo riveste l’amore nella vita di Danny?
Un ruolo fondamentale, lui parte da Napoli, completamente sfiduciato nei confronti dell’amore, un po’ per le storie precedentemente vissute poi quando arriva a Madoux incontra nella casa dove va ad abitare una ragazza milanese di cui lui si innamora perdutamente facendogli provare delle emozioni molto forti, l’unico inconveniente è il fatto che lei non è single ma ha un fidanzato e quindi inizia una lunga tribolazione emotiva ma che sarà ampiamente ricompensata alla fine.
Qual è il messaggio principale che hai voluto veicolare con questo tuo romanzo?
In breve, il messaggio che ho voluto veicolare è che l’apparenza inganna, che non sempre ci si può fidare di quello che si vede o delle persone che si incontrano, perché alla fine ognuno di noi in ogni momento della giornata non facciamo altro che indossare delle maschere nel palcoscenico della vita, sta poi alla intelligenza emotiva riuscire a capire dove è la verità e poi altro tema che ho voluto trattare è che nella lotta tra il Bene e il Male, bisogna comprendere da che parte si vuole stare e che non sempre trionfa il male.
Quanto di autobiografico è presente nel libro?
In termini percentuali azzarderei un buon 40%, a volte prendo ispirazione da fatti che mi sono realmente accaduti, ma solo come input iniziale poi cerco di dare sfogo alla mia fantasia e creatività, immaginando storie e personaggi, cercando di farli diventare protagonisti di vicende anche al limite del surreale.
A parer tuo, cosa differenzia maggiormente un componimento poetico da un romanzo?
La forma espressiva, da un lato abbiamo un componimento costituito da una lunghezza inferiore e costruito con rime e con una metrica ben definita dall’altro abbiamo una lunghezza differente, un linguaggio sicuramente più fluido, non attento alla metrica, forse più semplice ed immediato ma in entrambi i casi è possibile esprimere gli stessi temi anche se con una forma espressiva diversa.
Parlaci dei tuoi prossimi progetti letterari.
É ancora presto per dirlo, sicuramente non voglio abbandonare questa mia passione e sto pensando di scrivere il seguito del “Mistero di Saint Michel”.
Dove è possibile acquistare i tuoi libri?
Lo si può ordinare sia in tutte le librerie on line, sul sito della casa editrice la Book sprint Edizioni, su Amazon, Ibs, Mondadori store, Feltrinelli ecc. ma anche in quelle tradizionali.
É stato davvero entusiasmante parlare con te delle affascinanti tematiche che contraddistinguono i tuoi scritti. Per noi è sempre un grande piacere incontrare giovani scrittori dotati di uno spiccato talento letterario come te e ti auguriamo di cuore di continuare a ottenere tante bellissime soddisfazioni da questa grande passione che unisce tutti noi.