Una serata che rimarrà per sempre scolpita nell’anima e nel cuore di tutti i presenti. Ricordare Salvatore Quasimodo in un luogo simbolo come il Jamaica Bar di Milano, frequentato dallo stesso Salvatore Quasimodo, e ascoltare recitare le sue più suggestive liriche dallo straordinario Alessandro Quasimodo, è stato come un viaggiare a ritroso nel tempo e assaporare schegge di magia.
Il video immortala gli emozionanti momenti vissuti nel corso della serata, che purtroppo ha visto l’assenza involontaria di Pierfranco Bruni, autore dei meravigliosi versi poetici della Cartella dedicata al grande poeta siciliano dal titolo: “SALVATORE QUASIMODO – TRA LA MAGNA GRECIA E I NAVIGLI”, con realizzazioni grafiche a cura di Stefania Romito. Tributo di grande originalità che è stato presentato da Stefania Romito la quale ha evidenziato le intense tematiche della lirica quasimodiana riprese e interpretate dalla poesia metafisica di Pierfranco Bruni, tra cui il tema della solitudine, unita alla condizione di errante, di straniero nel mondo, al quale si contrappone il tema della memoria. La Sicilia, terra natia, simboleggia il beato Eden, il mondo dell’infanzia irrimediabilmente perduta. Un contributo di notevole spessore culturale che comprende una Cartella poetica e un video dal titolo SALVATORE QUASIMODO DALLA MAGNA GRECIA AI NAVIGLI visionabile su Youtube (https://www.youtube.com/watch?v=WpF__p_yJYg&t=30s). Pierfranco Bruni, che sta per pubblicare un libro dedicato a Salvatore Quasimodo dal titolo “QUASIMODO DAL MITO ALLA MAGIA”, si è fortemente rammaricato di non poter essere stato presente anche in questo magico secondo appuntamento quasimodiano.
Il progetto tende a fondere le due realtà geografiche e culturali contrapposte che hanno trovato in Salvatore Quasimodo uno straordinario anello di congiunzione: quella della Magna Grecia e quella milanese. Storia, mito, memorie si fondono a immagini di raffinata eleganza che celebrano il cammino esistenziale del poeta siciliano che da Modica, Roccalumera, attraversando Tindari e il mare greco, approda a Milano sospinto dalle nebbie della nostalgia. Una città importante per il suo percorso non solo letterario. Un progetto patrocinato dal MIBAC, dal PARCO LETTERARIO SALVATORE QUASIMODO DI ROCCALUMERA, dalla CASA NATALE SALVATORE QUASIMODO DI MODICA, dall’Associazione VERSO UN NUOVO RINASCIMENTO, dal SINDACATO LIBERO SCRITTORI ITALIANI, dal CENTRO STUDI DI RICERCHE “FRANCESCO GRISI” e da OPHELIA’S FRIENDS CULTURAL PROJECTS.
Anche in questo secondo appuntamento milanese (il 3 luglio scorso si è svolto il primo incontro quasimodiano al Jamaica Bar https://www.youtube.com/watch?v=-xn23yZ1wrg&t=116s), Alessandro Quasimodo ha acceso l’attenzione dei presenti con il racconto di particolari inediti della vita del suo illustre genitore, incentrandosi sugli aspetti emozionali. Un viaggio straordinario che prende le mosse da Modica, città natale di Quasimodo, per poi approdare a Roccalumera, dove il grande poeta siciliano visse parte della sua infanzia. Il viaggio esistenziale di Quasimodo è proseguito attraverso il coinvolgente racconto del figlio Alessandro destando via via emozioni sempre più intense che hanno raggiunto l’apogeo nella lettura e recitazione di alcune tra le più suggestive poesie di Salvatore Quasimodo, tra cui “Vento a Tindari”. Componimento poetico, contenuto nella prima raccolta lirica “Acque e terre” del 1930, dal quale emergono i temi peculiari della poetica quasimodiana: il tema della Sicilia intesa come felicità perduta, che si contrappone alla malinconia legata alla sua condizione di esule. La condizione di errante, straniero nel mondo, riaffiora con grande intensità in una tra le poesia più amate di Salvatore Quasimodo: “Lettera alla madre”, meglio nota come Mater dulcissima. Qui il dolore è legato alla figura materna che assume una veste di sacralità. Riaffiora il rimorso, forte, struggente, per averla abbandonata anziana e malata in una terra tanto amata che offre poche risorse ai giovani. Madre dulcissima che ringrazia profondamente per avergli donato quel suo intenso sorriso, la sua peculiare ironia che gli consente di superare le malinconie e affrontare con forza le difficoltà del vivere. Il mito della terra perduta assume una valenza privata mediante la nostalgica immagine dell’orologio appeso alla parete della cucina che insegue la sua corsa verso l’inesorabile epilogo esistenziale. Alchemiche suggestioni hanno connotato gli straordinari versi poetici di Maria Cumani, madre di Alessandro Quasimodo. Superlativa danzatrice e attrice di teatro che ha abitato il cuore del grande poeta siciliano diventandone musa ispiratrice ed essenza della sua anima. Una donna dotata di una eleganza e di una grazia fuori dal comune, detentrice di un profondo sapere e di una sensibilità superiore. Autrice di versi di straordinaria intensità poetica ed esistenziale.
Di grande interesse letterario è stato l’intervento di Davide Foschi che ha messo in evidenza un aspetto di grande originalità, ossia la presenza di Dostoevskij in Quasimodo, mentre Rosella Maspero ha illustrato la missione, i progetti e la finalità del Nuovo Rinascimento. Interessante realtà culturale milanese che sta diffondendo anche nel resto d’Italia i suoi importanti principi tra cui quello di porre al centro la sacralità dell’essere umano che si manifesta in maniera sublime proprio attraverso l’arte, la letteratura e tutte le altre meravigliose espressioni dello scibile umano.
Il terzo appuntamento quasimodiano si terrà Mercoledì 3 Ottobre 2018, alle ore 18:30, presso la libreria MONDADORI a Cosenza. Pierfranco Bruni (scrittore, poeta, direttore MIBAC, già candidato al Nobel per la Letteratura) e la scrittrice Stefania Romito (rappresentante letteraria del NUOVO RINASCIMENTO) ricorderanno Salvatore Quasimodo a cinquant’anni dalla morte con la presentazione della Cartella poetico-letteraria dal titolo: “SALVATORE QUASIMODO – TRA LA MAGNA GRECIA E I NAVIGLI”. Ospite d’eccezione Alessandro Quasimodo, figlio del grande poeta siciliano, in collegamento da Milano, il quale racconterà particolari inediti della vita di suo padre e del suo rapporto con i più importanti scrittori a lui contemporanei, come Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti. Una testimonianza di grande interesse non soltanto letterario, ma soprattutto esistenziale.
All’evento prenderanno parte anche Angela Zito (segretaria Associazione ELETTRA), Giuseppina Falcone (presidente Associazione ELETTRA) e Pino Sassano (Mondadori Cosenza).
E il viaggio nella magia della poesia di Salvatore Quasimodo prosegue…