Amicizia antica.
Fratellanza. Comunanza di culture. Rispetto. Lealtà. Grande affetto.
Caro Franco
I giorni passano. Sono passati. Io e te due rocce. Una vita trascorsa tra poesia e vera cultura. Due tracciati che sempre si sono intrecciati a cominciare dai primi anni Settanta quando tu pubblicavi “Riflessioni” ed io “Ritagli di tempo”. Abbiamo viaggiato per lunghi cammini.
Tu padrino di Virgilio.
Il tuo ultimo scritto su di me dedicato al libro che mi è più caro “La pietra d’Oriente” chiosato con la penna del maestro e con la passione dell’amico.
Ci siamo sempre parlati delle nostre vite. Delle nostre famiglie. Della poesia. Vita e letteratura. I tuoi Saggi sull’amore. Il mio libro su di te continua.
Caro Franco sorrideremo. Sì. Perché la morte si sconta vivendo. Ma mi manchi. Ci manchi. Tu sei stato grande. Resterai un grande.
Grande e unico.
Unico e grande.
Pedagogista poeta ricercatore intellettuale a tutto tondo. Qui e oltre.
Scrissi il mio “Fatica di esistere” dedicato a te. Raccontavo di te raccontando di me. Siamo stati i primi ad antologizzare la poesia degli ultimi anni. E sei stato l’unico poeta nato in Calabria a rientrare nella Antologia tra due Sponde da me curata a tradotta in diverse lingue.
Il tempo cammina. Corre. Anche ieri sera ho incontrato il tuo sguardo. Il tuo don Milani… Le nostre belle e vitali discussioni io che non sono un milaniano ma con te si discuteva…
La bellezza della parola…
L’amore…
Ti saluto amico mio ma sappi che ci sei sempre in me. In chi ti vuole bene.
In chi mai ti dimenticherà.
Perché tu non potrai mai essere dimenticato.
La tua vasta cultura ti ha reso non intellettuale soltanto ma saggio.
La saggezza che conosceva Hosho…
Caro Franco
Mi manchi…
La vita scorre nelle distanze nei distacchi nelle vicinanze…