di STEFANIA ROMITO
Nella suggestiva cornice ottocentesca del rinomato Convitto Nazionale “T. Tasso” a Salerno si è tenuta la terza edizione del FESTIVAL NAZIONALE “DANTE SENZA FRONTIERE” nelle giornate del 29, 30 novembre e 1 dicembre 2017. Tre giornate che hanno visto l’intervento di illustri ospiti e l’esibizione di numerose scolaresche volti a omaggiare il sommo poeta. Docenti, giornalisti, studiosi, linguisti, scrittori e altre personalità di spicco hanno offerto il proprio contributo sottolineando i caratteri di contemporaneità di uno dei più importanti capolavori della storia della letteratura: La Divina Commedia.
Tra gli interventi di notevole spessore letterario va segnalato il contributo dello scrittore e saggista Pierfranco Bruni che ha relazionato su quelli che sono i punti di contatto tra Dante e Pirandello. Diversi sono stati gli studi di Luigi Pirandello sul sommo poeta in direzione di un superamento dei personaggi che Dante porta nella Commedia e che per Pirandello rappresentano la “maschera”.
Ma ciò che interessa a Pirandello, come afferma Bruni, è il Dante che “si sdoppia nel cantico della Vita Nova”, che per Pirandello rappresenta un modello ancestrale dal quale attingere per comunicare nell’ambito di una dimensione critica totalmente attraversata dal senso dell’onirico.
Pirandello recupera nel Dante della Vita Nova l’immagine di una Beatrice che si guarda alla specchio e che passa “dalla venerazione del velo alla prassi della fisicità”. Queste affascinanti tematiche sono oggetto del Video mostrato all’evento dal titolo: DANTE IN PIRANDELLO, OVVERO IL DANTE DI PIRANDELLO OLTRE DANTE” (https://www.youtube.com/watch?v=DTYqpFv3Ens) di Pierfranco Bruni realizzato da Stefania Romito in collaborazione con il CENTRO STUDI E RICERCA “FRANCESCO GRISI” nell’ambito del progetto “ETNIE E LETTERATURA” del MIBACT curato da Pierfranco Bruni.
Stefania Romito, giornalista e scrittrice, ha ricordato la tragedia del Conte Ugolino protagonista indiscusso del 33esimo canto dell’inferno dantesco. Nella sua relazione sono stati evidenziati gli aspetti di grande attualità di questo angoscioso episodio tra cui l’efferatezza delle lotte politiche e la loro naturale tendenza a prevaricare quelli che sono i valori fondamentali dell’uomo, i suoi affetti più cari.
Attraverso la tragedia del Conte Ugolino, Dante ha voluto testimoniare, e allo stesso condannare, l’esecrabilità delle lotte intestine tra guelfi e ghibellini che contraddistinguevano lo scenario politico dei suoi tempi e che a Pisa erano particolarmente cruente. Un racconto drammatico, quello che fa Dante attraverso le parole strazianti del Conte Ugolino, che induce a riflettere su una tematica ancora oggi di grande attualità.
Il FESTIVAL NAZIONALE “DANTE SENZA FRONTIERE” è indubbiamente uno degli eventi culturali più importanti a livello nazionale che si svolgono ogni anno organizzato dalla Società DANTE ALIGHIERI di Salerno. Uno speciale plauso va alla Presidente Prof.ssa Pina Basile per l’encomiabile lavoro svolto e per la mirabile passione dimostrata nel coinvolgimento di relatori e studenti all’evento, uno straordinario esempio di dedizione e di alta cultura che arricchisce il nostro Paese.