A cento anni dalla nascita di Bianca Garufi, Pierfranco Bruni racconta nel video “BIANCA GARUFI – LA LEUCÓ DI LETOJANNI RACCONTATA DA PIERFRANCO BRUNI” (https://www.youtube.com/watch?v=i77sSfjrwPY&feature=youtu.be), realizzato da Stefania Romito – OPHELIA’S FRIENDS CULTURAL PROJECTS, l’alchemico viaggio della scrittrice che incarnò la Leucò dei dialoghi di Cesare Pavese, in cui la mitologia si veste di seducente passionalità e si accende di poetico ardore. La figura di Leucò rivive nella targa affissa accanto all’elegante cancello della signorile residenza abitata da Bianca Garufi a Letojanni, quasi a suggellare, nell’infinità del tempo, l’inscindibile legame tra la scrittrice studiosa di psicologia e il poeta delle Langhe. Due anime affini, indissolubilmente unite da un “Fuoco Grande” destinato a infiammare e a illuminare il cammino di entrambi anche dopo la loro morte.
L’appassionante percorso che Pierfranco Bruni compie nel video, prendendo le mosse dall’aristocratica villa che custodisce l’infanzia e la giovinezza di Bianca Garufi, giunge a lambire le coste mediterranee del mito in cui il simbolo si lega alla grecità divenendo archetipo. Quella stessa grecità e ionicità che convivono in Bianca Garufi e che abitano Cesare Pavese annegando nel “gorgo muto” de La terra e la morte e risorgendo tra le pieghe di una illuminata sofferenza in “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.
Sui vetri delle finestre che si affacciano sul mare si riflette l’omerico viaggio di Pavese il quale identifica in Bianca la sirena dalla voce roca che seduce il suo canto poetico in una grecità sommersa che ha il richiamo dei Fasti di Ovidio. “Se non son pura fammi morire – recitano i versi di Bianca Garufi – ma se sono pura fai che trascini la nave con questa fune”, la fune che, come sottolinea Bruni, lega il mito, i simboli e gli archetipi al suo viaggio esistenziale. Una letterata i cui studi junghiani sul rapporto tra corpo e anima l’avvicinarono filosoficamente al concetto di “metafisica dell’anima” che verrà in seguito ripreso da Maria Zambrano (cfr. https://stefaniaromito67.wordpress.com/il-mito-il-sacrificio-a-cento-anni-dalla-nascita-di-bianca-garufi-la-studiosa-di-psicanalisti-e-il-vero-amore-di-cesare-pavese/).
Letojanni festeggia, a cento anni dalla sua nascita, questa straordinaria figura di intellettuale per la quale la memoria ha radici di mito che si intrecciano ai simboli di una sicilianità in cui la grecità assume una valenza esistenziale nell’ambito di una dimensione antropologica.
Il video è stato realizzato in collaborazione con il CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI” e con l’ISTITUTO DI CULTURA LETTERARIA “VIRGILIO E MARIA BRUNI – CARACCIOLO” nell’ambito del progetto ETNIE E LETTERATURA del MIBAC curato da Pierfranco Bruni.